Famiglia di lanciatori R-7

R-7[1] è il primo missile balistico intercontinentale costruito. Progettato in Unione Sovietica da Sergej Pavlovič Korolëv, ricevette il nome in codice NATO di SS-6 Sapwood.[2] Il suo utilizzo militare, tuttavia, fu piuttosto limitato (entrò in servizio nel 1960 e fu ritirato nel 1968), ma diede vita ad una grande "famiglia" di razzi vettori per impiego astronautico.[3] I modelli sviluppati a partire dall'R-7 includono infatti, tra gli altri, i vettori Vostok, Voschod e Sojuz, che hanno ricoperto un ruolo essenziale nell'esplorazione spaziale. Le ultime versioni dei Sojuz (Sojuz-U, Sojuz FG e Sojuz 2) sono usate ancora oggi.[4]

I vettori spaziali derivati dall'R-7 sono stati i più affidabili ed i più utilizzati: incluse anche le versioni militari, dal 15 maggio 1957 (giorno del primo lancio) ai giorni nostri (30 giugno 2010) ne sono stati lanciati 1.761, con una percentuale di successi superiore al 97%.

Evoluzione dei missili della serie R-7. Da sinistra: il missile balistico SS-6 Sapwood, ed i vettori Vostok e Sojuz.
Evoluzione dei missili della serie R-7. Da sinistra: il missile balistico SS-6 Sapwood, ed i vettori Vostok e Sojuz.
  1. ^ George S. Zak, R-7: The Birth of the World's First ICBM and Satellite Launch Vehicle.
  2. ^ Boris Chertok, Rockets and People: Volume IV: The Moon Race.
  3. ^ Rex Hall e David Shayler, The Rocket Men: Vostok & Voskhod, the First Soviet Manned Spaceflights.
  4. ^ Steve Ginter, R-7 Semyorka: The First Long-Range Intercontinental Ballistic Missile.

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